Hai detto che hai iniziato ad addestrare i gruppi circa tre anni e mezzo fa. È tutto lì o hai tenuto anche altre lezioni ?
Ho partecipato in varie altre sessioni e gruppi dipendeva da quanto ero impegnato e quanto tempo avevo per farlo. In certi momenti avevo tempo di lavorarci in certi periodi invece non ne
avevo. Addestrato nei corsi di Jack Dempsey per diversi anni quando sono arrivato per la prima volta Dallas circa nel 1970. Gli riconosco un grande merito per quello che so di Obedience.
Lui è il migliore che conosco e ha addestrato tutti gli addestratori che conosco che bene o male contano qualcosa nell'area di Dallas. George Theriot È un addestratore a Dallas che più o
meno ho iniziato lo Schutzhund (IPO) in questa parte del Texas. Era solito anche contribuire con i suoi articoli alle pubblicazioni in materia, all'epoca in cui ero giovane. Non ho alcun
dubbio sul fatto che abbia addestrato più cani che qualunque altra addestratore in questa parte del paese. Le sue lezioni al mercoledì e al giovedì sera contavano una media di più di 100
persone ciascuna sera. Ovviamente erano suddivisi, non lavoravano in un gruppo unico. Infatti sono sicuro che ci siano state più o meno tra le 150 e le 175 persone a quelle lezioni,
divise poi in sottogruppi più ristretti. È un enorme esperienza di addestramento e per la media dei possessori di cani è una cosa meravigliosa. Sono stato istruttore in questi gruppi per
circa un anno. Poi ho lavorato con Billy Chaillot, che è un addestratore molto conosciuto, sia lui che sua moglie, che suo figlio. Suo figlio ora è un giudice di Obedience e tutti e tre
loro hanno avuto cani che hanno gareggiato al Gaines Super Dog. Gli ho parlato giusto poche settimane fa. Al momento hanno 17 campioni di prove di Obedience preparati dal loro club. Ecco
quello è un CLUB! Sono decisamente bravi nelle gare e ad ottenere punteggi alti soprattutto da quando sono passati al rinforzo positivo. Addestrano esattamente nel modo che ho descritto
precedentemente. Non vedo Bill da anni. Quando lo conobbi anni fa usava lo stesso metodo che utilizzavamo alle lezioni di Jack Dempsey. Poi l'ho rivisto anni dopo e stava usando il
rinforzo positivo così come anche Jack Dempsey e ovviamente anche sua moglie Mary. Ha davvero optato per il rinforzo positivo e non perché non sappia correggere appropriatamente un cane,
sa ancora farlo, bisogna avere sempre questa capacità di base. In effetti è un errore che fanno molti addestratori fan dei nuovi metodi, pensando di poter fare tutto solo con il rinforzo
positivo. È inverosimile. Chiunque sia nel mondo dei cani sa che alla fin dei conti un cane è un cane. Devi dire un cosa come “ok tu prenderai questo riportello quando lo getterò e me lo
riporterai e io ti dirò bravo e ti darò un premio. Ma se non lo fai sai che ti staccherò la testa.” Questo è di base come funziona. La maggior parte dei cani se ne rendono conto e pensano
“ok, bene se la metti così vado a prenderti il riportello”.
Prima dicevi di avere molti Staff nella tua classe di addestramento. Sono persone che hanno preso il cane da te?
Penso sia principalmente perché le persone che conosco hanno saputo che insegno. Come sai viviamo lontano dalla città, il che costa alla gente uno sforzo venire fino a qui. Abbiamo di
norma circa 20-25 persone alla volta. Abbiamo avuto qui in allenamento per un po’ il primo Alano titolato SCH 3 nel mondo, un maschio importato dalla Germania. Comunque era un cane con un
carattere mansueto. Non avresti mai immaginato che fosse un cane addestrato per gli attacchi se non l’avessi visto al lavoro. Penso che sia stato il passaparola. Ci sono un sacco di buoni
club nell’area intorno a Dallas e non cerco di competere con loro. Se aveste mai partecipato a delle lezioni avreste visto a colpo d’occhio che i nostri sono probabilmente più incontri
sociali che lezioni di addestramento ad alto livello. Ci sono poche persone interessate alle gare. Le altre sono per lo più interessate nell’avere un cane che faccia più o meno quel che
gli dicono e non hanno interesse a partecipare a gare di Obedience.
Per me va bene. È comunque un valido scopo. Non cerco di convincerli a tutti i costi a partecipare alle gare. Vedono che alcuni di noi si preparano a farlo, se vogliono unirsi, sono i
benvenuti, altrimenti non importa.
Vendi la maggior parte dei cuccioli nelle vicinanze?
No in realtà vendo la maggior parte dei cuccioli distante e la ragione è il problema della pubblicità, non mi faccio pubblicità localmente. immagino che ora che vivo più lontano di prima
non farebbe nessuna differenza ma quando vivevo in città di base non volevo che il pubblico in generale sapesse che esistevo, non avevo annunci sul giornale nè niente del genere per un
bel po’ di tempo. Quindi quando di tanto in tanto ricevo una richiesta da una persona del posto, in genere è perché hanno saputo di me da un annuncio su Dog World. Ovviamente ho
venduto cani ad alcune persone del posto. In quest’ultimo anno ho venduto cani a persone che avevano comprato cani da me tra i 12 e i 14 anni fa. I loro cani erano morti e volevano dei
nuovi cuccioli. Ormai è talmente tanto che allevo che sto iniziando ad avere anche richieste nei paraggi ma non faccio comunque un grande sforzo per vendere localmente perché non voglio
che le persone vengano qui a mettersi in mostra. Anni fa facevo pubblicità locale e vendevo la maggior parte dei miei cani localmente. Ho imparato, almeno con questa razza, che la maggior
parte delle persone che ti chiedono un cane sono persone a cui non vuoi vendere un cane. In realtà è molto più facile dire di no alle persone quando chiamano da New York o da qualche
altro posto lontano, che quando appaiono nel tuo vialetto di casa.
Quindi penso che a questo punto sono molto più a mio agio a trattare con le persone attraverso un filtro, che sia il telefono o le lettere, piuttosto che a invitare degli estranei a
venire qui e a vedere i cani.
Ho avuto anche brutte esperienze a trattare con persone nelle vicinanze. Incontri persone di ogni tipo quando vendi cani localmente.
È vero che ad alcune Accetto volentieri di vendere un cane ma, almeno per quanto riguarda gli amstaff, posso dire che la maggior parte delle persone che vengono qui, come la maggior parte
delle persone che mi scrivono e mi telefonano non sono persone a cui vorrei vendere un cane. E come detto prima è molto più facile allontanarle se hanno solo scritto o telefonato. Ricevo
circa una o due pessime lettere ogni settimana. Sono tipo dei biglietti di carta a righe con le prime tre righe strappate e con su scritto in matita “hai uno di quei cani da difesa
sull’uomo?”. È semplice per me occuparmi di queste richieste scritte perché semplicemente le butto nel cestino della spazzatura ma quando uno di questi tizi arriva nel mio vialetto allora
è un’altra storia. Come minimo mi ruba del tempo.
Hai ricevuto più richieste in questi ultimi anni a causa della popolarità del pitbull?
Sì e no. Direi che tutta questa pubblicità al Pitbull in realtà mi ha portato ad avere molte meno buone richieste rispetto a prima. Personalmente mi piace vendere i cuccioli alle
famiglie, dove so che il cucciolo è davvero desiderato e può avere esperienza di vita sufficiente. Non mi piace prendere un cucciolo a qualcuno che non ho mai posseduto un cane almeno
simile a un Amstaff, O almeno un cane di grande taglia di qualunque genere. Di solito non vendo un cucciolo a persone che non hanno già posseduto un cane precedentemente o che hanno
posseduto cani di piccola taglia, come barboncino o simili. E non gli venderò mai un Amstaff a meno che io non sia realmente convinto che sanno qualcosa di cani. Non penso che sia così
solo perché io allevo Amstaff. Se avessi allevato Dobermann avrei fatto lo stesso. Semplicemente non penso che molte persone siano abbastanza equilibrate a livello emozionale per gestire
un cane di grande taglia senza esperienza, e se decidessi di darglielo la cosa non finirebbe molto bene quindi non lo faccio. È facile per me rendermi conto fin da subito se quella
persona non sarà in grado di gestirlo. Quindi gli rendo difficile o in realtà impossibile, avere un cane da me. Cerco una coppia simpatica magari con un paio di figli, con un cortile che
sia recintato, che abbia già avuto in precedenza un pitbull o un dobermann o un pastore tedesco o simili, che abbia fatto un po’ di obbedienza e che sia interessata a crescere il cane
nella maniera corretta. Che vogliano mettere una recinzione adeguata in giardino e comprare una gabbia per casa, sono le 2 cose su cui insisto di più. Me ne capitano meno rispetto a
qualche anno fa di questo tipo di persone, e sono sicuro la causa sia la pubblicità sul Pitbull.
Adesso ricevo ogni settimana richieste da gente che chiama da qualche posto nel New Jersey e vuole un cane che vada sull’uomo. Non sono scortese con loro, semplicemente gli dico di no.
Allevo per L’Obedience e gli show, non ho quel tipo di cani. Gli dico “Non ne ho” e se loro insistono “Conosci qualcuno che ne abbia?” gli rispondo “Quello che vuoi davvero è un Mastino
napoletano”. Penso che prima o poi gli allevatori di Mastini napoletani mi verranno a cercare ma è quello che dico di solito. “Sono completamente neri, pesano 175 libbre e sono
decisamente dei cani da difesa. In più hanno un aspetto da cattivi”. Allora di solito mi rispondono “Come si scrive Mastino Napoletano?”. Penso che di media i cuccioli di mastino costino
di più degli Amstaff quindi sospetto che la cosa gli impedisca di concluderne l’acquisto. Ecco come mi libero di loro.
Se qualcuno ti telefona per esempio una famiglia con due bambini inizi la conversazione facendogli delle domande?
Beh gli chiedo se hanno mai avuto un cane prima e se hanno mai avuto un Amstaff. Per esempio l’altra sera mi hanno chiamato e mi hanno risposto “Sì abbiamo una Pitbull di 12 anni e sta
diventando vecchia”. In quel caso non mi preoccupo. Hanno soddisfatto 2 requisiti: il primo hanno un Pitbull, il secondo ha 12 anni. Non riesco a contare il numero delle chiamate che ho
avuto in tanti anni in cui mi dicono “Ci siamo appena trasferiti da Denver a Chicago e abbiamo dovuto liberarci del nostro cane”. Ecco per quanto mi riguarda li considero come morti. Che
cosa significa che si sono dovuti liberare del cane? Non c’è nessuna ragione per doversi liberare del cane è solo che il cane era diventato un inconveniente per loro. Magari si sarebbero
ritrasferiti tre anni dopo e sarebbero andati a San Diego o in qualche altro posto simile e si sarebbero dovuti di nuovo liberare del cane e allora mi avrebbero chiamato un’altra volta.
Niente da fare. Invece le persone che hanno un Pitbull di 12 anni o per esempio un dobermann o qualcosa di simile non mi creano nessun problema perché dimostrano che stanno come prendersi
cura di un cane e questo vuol dire qualcosa ai giorni nostri. Dimostrano di preoccuparsi davvero per il loro animale e Dean non darlo via solo perché a 12 anni questo è quello che amo di
più. Vogliono un nuovo cucciolo solo perché loro cane sta diventando vecchio e non perché vogliono liberarsene e rimpiazzarlo con uno nuovo.
Ho sempre desiderato in qualche modo interessarmi anche ad altre razze per esempio era interessato a livello teorico un po’ ai Bichon Frisè o almeno lo pensavo, perché potevo
probabilmente allevare quanti cuccioli volevo, perché erano così carini e piccoli e un mucchio di persone li avrebbe voluti e avrebbe pagato una considerevole cifra per loro se abbastanza
conformi allo standard di razza. In realtà non è del tutto vero perché non ne so niente di Bichon frisè ma nella mia immaginazione sospettavo potesse andare in quel modo. Con gli Amstaff
è totalmente diverso, ho spesso desiderato che fossero di moda e in un qualche modo appetibili quanto una bistecca di manzo. Avrei potuto semplicemente affidare quelli non vendibili, ma
non è così.
In effetti abbatto i cuccioli che non passano il temperament test e quelli che penso che non vadano bene per nessuno ma non posso abbatterli magari perché la coda è attaccata troppo alta
o perché i piedi sono leggermente mancini o perché sono prognati o cose simili. Quello non lo posso fare. Abbatterei un cucciolo per la rogna per le mie precedenti esperienze e lo
abbatterei per la displasia se avessi problemi con quella ma non per essere semplicemente un po’ fuori standard se è un cane buono, intelligente e sano. Quindi sono obbligato a trovargli
una buona sistemazione se non è un cane adatto alle esposizioni e questo è probabilmente il lato più negativo del mio lavoro. Penso che la maggior parte di allevatori di questa razza
direbbero che il problema principale è trovare famiglie valide per i cuccioli non da esposizione.
Affidi anche degli adulti?
Sì probabilmente affido tanti adulti quanti cuccioli perché finisco con il tenere più scelte di ogni cucciolata direi che non faccio mai nascere una cucciolata se non sono in grado di
tenere almeno uno o due cuccioli. Ovviamente all’incirca la metà delle volte, quei cuccioli sembrano più belli da cuccioli di quanto poi risultino da adulti. Conosco persone che si
vantano di essere bravissimi e di riuscire a scegliere i futuri vincitori di esposizioni già quando i cuccioli hanno solo 24 ore di vita o cose del genere ma posso dire per sicurezza che
io non sono uno di questi. Ho di norma grande difficoltà, scommettendo 50-50 sulla scelta dei cuccioli da tenere, quando hanno 8 settimane. All fine ne scelgo uno o due. Quando arrivano
all’anno di età alla fine decido che non sono abbastanza validi per gli show e gli devo trovare una famiglia. Finisco spesso in questa situazione. Fin ora sono stato molto fortunato.
Addestriamo tutti i cuccioli all’obbedienza, non al livello delle gare ovviamente. Passo più tempo con quelli che sono più promettenti per gareggiare, ma tutti vengono addestrati. Quindi
all’anno di età hanno già parecchia obbedienza base montata. La maggior parte esegue il riporto piuttosto bene e può avere o non avere il potenziale per eccellere nelle competizioni di
Obedience ma almeno è stato lavorato e anche in gruppo. Non solo nei gruppi che facciamo qui ma anche in altri gruppi in città. Tutti i cani vengono messi a contatto con la gente, in casa
e con i bambini. E facciamo effettivamente è un grande sforzo perché sia così le famiglie non ricevono cucciolo di 12 mesi che ho passato 12 mesi in un canile. Ho già fatto questo errore
in passato.
C’è qualche differenza tra il maschio e la femmina come cane da famiglia?
Sì penso che la femmina sia più portata del maschio come cane da famiglia in questa razza le femmine sono più facili da addestrare la maggior parte perché non sono distratte da qualunque
cosa gli capiti attorno. Sono anche più facili da educare. Se si perdono in giro di solito rientrano a casa da sole. Sono molto meno aggressive verso gli altri cani il che è un vantaggio
e hanno doti naturali maggiori come cani da guardia. L’unico svantaggio della femmina e il calore e per una famiglia che la vuole come cane da casa La soluzione migliore e sterilizzarla.
Allora diventa il cane perfetto. Il maschio al contrario è più difficile da educare, alcuni maschi che ho avuto non sono mai stati veramente affidabili in casa. E questo non solo negli
Amstaff ma in ogni razza. Gli Amstaff maschi se si perdono tendono a girare nel vicinato per vedere in quale guaio si possono cacciare. Questo mi può portare dei guai con i vicini. Un
mucchio di gente mi chiama dicendo “voglio un maschio”, va bene ma penso che la maggior parte sia gente che non ha avuto molto a che fare con i cani in precedenza. Non conosco molte
persone nel mondo dei cani che non affermerebbero lo stesso, cioè che le femmine sono più facili da gestire e migliori cani da famiglia, più leali e più affidabili e che possiedono
realmente tutte le virtù che si possono desiderare in un cane.
Ho lavorato il vecchio Smokey in Obedience E sono andato bene con lui ma posso dirvi che molte poche persone avrebbero potuto gestirlo perché era così pieno di energia. Susan mia moglie
ancora si prende gioco di me per il fatto che non sono mai riuscito a portarlo da nessuna parte senza guinzaglio. Non mi sarebbe mai passato per la testa di farlo perché era sempre a
caccia di guai. Ma la vecchia Dolly per esempio che era solo un pelo meno vincente di lui, comunque con parecchi piazzamenti e vittorie, era un cane ora che potevo portare ovunque senza
il guinzaglio e non mi sono mai dovuto preoccupare di lei. L’unico modo per provocarle una reazione da parte di un altro cane sarebbe stato saltarle addosso, questa era l’unica cosa per
cui lei si poteva rigirare altrimenti i cani per lei non esistevano. Sono due temperamenti completamente differenti ma potendo scegliere, la maggior parte della gente vivrebbe
preferibilmente con Dolly, Che era tosta quanto Smokey nel momento del bisogno ma senza aggressività.
Descrivi il carattere dell’Amstaff.
Ce ne sono di diversi tipi, quello che amo è quello che penso sia il carattere ideale per me ma potrebbe non esserlo per qualcun altro. L’ideale per me è un cane intelligente, socievole e
non aggressivo ma estremamente tosto. In aggiunta al solito Temperament test Che ho descritto prima, passo molto tempo osservando le cucciolate. Se hai una cucciolata di otto 10 cuccioli
quasi sicuramente sempre avrai un bullo che dominante sugli altri. Quello è quello che non scelgo mai. Escluso dalla scelta fin dall’inizio perché ho imparato a mie spese che quei cani
non cambiano mai. Saranno sempre nello stesso modo, ed è bello averne in una cucciolata perché mi aiutano a scegliere quello che veramente voglio. Voglio quello che il bullo evita di
attaccare. Se guardate una cucciolata con attenzione scoprirete il perché: c’è sempre un maschio o una femmina o talvolta anche una coppia che farebbero pentire il bullo di averli
attaccati. Il bullo hai imparato che può attaccare briga con tutti cani della cucciolata eccetto quell’unico e se attacca briga con lui le prende. Quello è il cucciolo che voglio io il
cucciolo a cui non importa niente delle risse ma una volta che viene assalito vende cara la pelle. Cerco un cane che abbia quella forza d’animo ma che non mi metterà in imbarazzo in
situazioni spiacevoli al parchetto attaccando briga.
Quindi se sono con il mio cane al parco e nessuno lo aggradisce, non voglio che faccia nessuna scenata. D’altro canto se sono in un campo d’addestramento e qualche cane scappa dal
proprietario, viene verso di noi e aggredisce il mio cane, voglio che il mio cane ne esca vittorioso. Questo è quello che la razza rappresenta, un soggetto deve essere in grado di
cavarsela da solo come qualunque Terrier in quella situazione saprebbe fare. Vedrei il cane come un totale fallimento se in quella situazione si mettesse a pancia all’aria e agisse come
un cucciolo. Non penso sia il comportamento appropriato.
Anni fa avevo una femmina che era stata portata in esposizione da Aubrey Powell che a quei tempi probabilmente esponeva più Amstaff di qualunque altro Handler professionale nel paese. Ha
fatto conseguire molte vittorie a Red Rock. Ha anche esposto Skillet e molti altri cani vincenti in quel periodo. Buonasera mi ha chiamato mentre stava esponendo in un altro Stato e mi ha
detto “Dick abbiamo un problema qua, perché questo ragazzo Che gareggia contro di noi continua a mettere il naso della sua femmina attaccato a Tiffy e ne fa un dramma. Ho il permesso fare
una scenata se necessario?”. Gli ho detto “ Fai pure Aubrey, nessuno dovrebbe sopportare queste assurdità.” Allo show Aubrey ha preso da parte il proprietario del cane “Okay, la prossima
volta che fai così con me nel ring, mollo il guinzaglio”. Ovviamente a lui non è importato ma almeno aveva ricevuto un avvertimento, comunque ha rimesso il cane attaccato a Tiffy. Beh
posso dire che Tiffy per quanto non fosse aggressiva era un cane davvero tosto. In un attimo Tiffy gli è saltata addosso nel bel mezzo del ring e l’ha sottomessa davanti a tutti. Se fosse
stata mia quella femmina l’avrei data via. Inutile dire che dopo quella volta Tiffy vinse in ogni show. Sono state altre volte testa a testa ma dopo quell’episodio quella femmina non ha
più attaccato briga con Tiffy perché Aubrey la avvicinava al punto che l’altra metteva la coda tra le gambe, abbassava la testa e strisciava a terra. La mia idea è che fosse una femmina
senza carattere, perché un vero Amstaff non farebbe così. Sì può addestrare anche un Cocker Spaniel ad essere aggressivo a guinzaglio, perché si sentirebbe protetto dal padrone ma non
avrebbe alcun merito, comunque avere un cane che si sottomette senza nemmeno un vero litigio non è una cosa positiva. Non è appropriato per un Amstaff. Era solo una situazione
intimidatoria. Io non avrei mai tenuto un cane che si comportasse in quel modo. Non penso che qualcuno con un Fox Terrier si sarebbe sentito umiliato se I proprio cane si fosse sdraiato a
terra nel ring se un altro cane gli avesse abbaiato contro, ma per un Amstaff è un comportamento senza scusanti.
Mandi cani in giro per essere esposti per il titolo di Campione di bellezza?
Molto poco. Di base le sole volte che ho esposto per la bellezza è stato quando non potevo evitarlo, per esempio quando l’handler non si presentava nel ring nonostante il cane fosse
iscritto. Non traggo reale soddisfazione dai cani che partecipano alle gare di bellezza. Di base lo faccio perché l’ho sempre fatto e non disdegno una vittoria ma non penso sotto sotto
che le gare di bellezza siano davvero positive per una qualunque razza. Se i cani vengono allevati solo per l’estetica e partecipano solo a gare di bellezza il futuro a lungo termine
della razza viene compromesso. Ci sono troppi esempi di razze, un tempo funzionali, che al giorno d’oggi sono completamente disfunzionali perché la selezione è completamente o quasi
completamente in mano a persone il cui solo interesse è la bellezza. Credo davvero che quando ciò accade, finisca in breve tempo la funzionalità della razza.
Quindi di solito porti i cani in show, li fai esporre dall’handler e poi li riporti a casa?
No, di raro ci vado. Adesso ho un cane che vince parecchio ma l’ho visto esposto solo una volta. Ha vinto probabilmente 30 volte come Migliore di razza e 8 volte si è piazzato un
Raggruppamento. E nonostante ciò l’ho visto di persona solo una volta in show. Questa è la misura di quanto mi interessa. Sono interessato abbastanza da mandarlo dall’handler e pagare per
farlo esporre. Se vince continuo per un po’ a mandarlo in show ma non traggo reale piacere ad andare là di persona, non come per l’obedience. Quando invece porto un cane a gareggiare in
Obedience e salgo sul podio, traggo enorme piacere dalla cosa perché so che il cane e il proprietario/addestratore hanno fatto un reale lavoro di squadra. Al giorno d’oggi le persone
ordinarie non riescono a competere in molte cose. Molte persone pensano di gareggiare perché espongono un cane in gare di bellezza. Ma non sono loro a gareggiare, è il cane. Si illudono
di essere migliori perché il loro cane ha vinto ma non lo sono, mentre se gareggiassero in gare di lavoro sarebbero loro a vincere insieme al cane. Questa è la vera competizione, allora
ti puoi sentire vincitore e meriti di sentirti tale. Il piacere di far bene una cosa come questa è su un livello completamente diverso dal piacere di avere un cane che vince in show di
bellezza. Non dico che ci sia qualcosa di sbagliato nel fare gare di bellezza ma è solo una parte del tutto. Se diventa l’unico fattore di selezione non è bene per la razza nè per il
programma di allevamento.
Vuoi parlarci un po’ dei cani che hanno vinto la Mondiale?
Come ho già detto con il mio primo cane, un Pitbull UKC, facevo Obedience saltuariamente. Stavo facendo l’apprendistato (per diventare medico N.d.t.) e ho fatto 2 anni e mezzo di
internato tra Evanston, Illinois e Chicago e un anno e mezzo a Dallas. Poi sono stato in marina per 2 anni. Poi sono stato specializzando a St. Louis quindi mi sono effettivamente sposato
parecchio. In alcuni momenti di quel periodo ero molto impegnato, non avevo tempo per l’obedience ma continuavo ad allenarmi di tanto in tanto. Poi ho avuto Smokey, mi sono impegnato in
Obedience e ho frequentato un campo a St. Louis. Era un buon campo. Nella sua prima gara, in debuttanti, però ha fallito. Aveva un buon punteggio ma ha sbagliato sul richiamo. Ha
anticipato ma è tornato sedendosi perfettamente davanti a me e ha fatto bene tutti i resta. Il giudice dopo mi ha detto che se non avesse sbagliato avrebbe fatto 200 punti (il punteggio
massimo n.d.t) ed era la sua prima gara. La seconda gara è arrivato primo su 78 cani iscritti. Il giorno dopo è arrivato primo su 64. Sì è piazzato in tutte e 3 le sue gare da debuttante.
Poi in Classe Libera ha ottenuto per 5 volte punteggi superiori a 195, 3 volte primo classificato e se non ricordo male una volte secondo e una volta non sul podio. Una volta ha vinto il
titolo di High in Trial. Alla sua prima uscita in classe Utilità ha fatto 198 e mezzo, concorreva per l’High of trial ma ha perso lo spareggio. Ha comunque vinto il titolo di Campione del
mondo per le gare in classe Libera con punteggi superiori a 195.
Dolly è stata la successiva a gareggiare e nonostante non fosse al suo livello, si è piazzata ad ogni step. È arrivata in classe Utilità in 3 gare consecutive in un weekend e ha fatto 2
podi. In Libera ha vinto la classe almeno 2 volte e una volta in spareggio. In debuttanti sì è classificata per l’High una volta e ha perso lo spareggio. Eravamo bravi a perdere gli
spareggi. Si era qualificata quella volta e un’altra volta in Libera. Era brava a gareggiare ma non spettacolare come Smokey.
A Smokey piaceva esibirsi davanti al pubblico. Per esempio quando faceva il riporto, trottava fino al salto, guardava il giudice e completava il salto da un piede di distanza (30 cm). Il
giudice si piegava in avanti convinto che non ce l’avrebbe fatta. Poi Smokey di girava, guardava la folla, prendeva il riportello e tornava indietro, saltando da un piede e mezzo di
distanza dal salto (45 cm) e arrivava di corsa fermandosi accanto a me. Era incredibile. Sul terra a comando era rapido come se gli avessero sparato. Arrivava in corsa sfrenata e quando
gli dicevo “Smokey, giù” lui si buttava giù come se gli avessero sparato. Sì gettava a tappeto. Non ho mai visto un giudice non sorridere sul terra perché era incredibile. Era come se gli
avessero tirato giù le gambe dal basso e il suo corpo colpiva il terreno scivolando. Era divertente lavorare con Smokey. Sul “resta in piedi” in classe Utilità baciava sempre il giudice.
Faceva impazzire tutti perché come sai in Utilità di solito i cani non considerano i giudici che li toccano. Di solito stanno lì con la testa giù, annoiati e calmi, aspettano
pazientemente, stoicamente che il tutto finisca. Ma non Smokey, lui si inclinava per quanto poteva senza muoversi per vedere dove fosse il giudice. Appena il giudice si avvicinava, lui si
eccitava sempre di più, ancheggiando mentre scodinzolava ma non ha mai perso un punto su quell’esercizio. Non ha mai mosso un piede, ma ti faceva impazzire stando in piedi così in mezzo
al ring. Potevi vedere tutti i suoi movimenti mentre il giudice si piegava su di lui e Smokey gli dava un gran bella leccata. (Ride) Di sicuro tutti questi giudici erano cinofili. Jack
Dempsey era solito dire che Smokey riceveva ogni volta 2 punti extra solo per il fatto di essere Smokey.
I giudici sono abituati a vedere Amstaff nel ring o capita che alcuni siano sorpresi di vedere i tuoi cani lavorare così bene?
Certo, c’è stato una sorta di salto nel mio lavoro di Obedience perché ho attraversato una fase dove facevo molto. Ho fatto ancora un paio di CD (titoli di Obedience “Companion Dog”) in
quel periodo e poi c’è stato un periodo di circa 10 anni in cui non ho più fatto Obedience perché ero impegnato col lavoro e non avevo tempo. Non avevo nemmeno molte cucciolate in quel
periodo. Era divertente perché ho gareggiato con Dolly lo scorso autunno in debuttanti e mi ha giudicato un giudice che di cui mi ricordavo, mi aveva già giudicato ai vecchi tempi. Quando
ho finito la prova mi ha detto “ Non so quanti anni sono passati dall’ultima volta che ti ho visto in gara ma è sempre la stessa cosa” e gli ha dato il primo posto. Un’altra cosa
sorprendente è stato il fatto che tanti partecipanti siano venuti da me e mi abbiano detto “ Mi ricordo di quel cane grigio che portavi in gara. Quanto tempo fa è stato?” “ Odio doverlo
dire ma sono passati 15 anni. Loro si ricordavano ancora di lui dopo 15 anni per la buona impressione che lui gli aveva fatto.
Una volta c’era una donna che stava portando fuori dal ring e il suo cane mentre io stavo entrando con Smokey. Era circa il 1971 1972 lei aveva un barbone ed è andata dal giudice e gli ha
detto “non rischierò il la vita del mio cane mettendolo in ring con quel Pitbull”. Il giudice di fronte a tutti gli ho risposto “Signora le do completamente ragione ma non c’è niente che
io possa fare sono le regole dell’AKC”. Il che era come dire “ Ha ragione, non le do la colpa”. Ho dei miei cani a mai disturbato altri cani nel ring. Non ho mai avuto alcun incidente. Io
non la colpevolizzavo perché aveva alcune esperienze passate o roba del genere ed era genuinamente spaventata per qualcosa di fatale che sarebbe potuto accadere al suo cane. Alla fine ha
rifiutato di esporre il suo cane . Quella è stata la prima e unica volta che mi è capitata una cosa del genere in qualche modo penso che allora fosse più diffuso di oggi un comportamento
del genere. Oggi molta più gente è empatica, almeno nell’ambiente dell’Obedience dopo quello che è successo in quell’occasione. Mi dicono “Pensiamo sia terribile quello che la stampa sta
facendo alla vostra razza.” Comunque questa è l’impressione che molta gente ha avuto da quell’episodio.
Per la razza è positivo praticare Obedience. A nessuno importa quanto un cane venga valorizzato in Expo eccetto i propri familiari. A nessuno importa nulla, a prescindere di che razza si
tratti. Tutti quelli davanti a cui esponi un cane sono appassionati della razza, fan di quel settore e può essere che applaudano mentre sei nel ring. Ma sei mesi dopo non sono certi di
quale cane abbia vinto quell’esposizione o chi sia arrivato secondo. Il pubblico in generale si dimentica. Alcuni stanno a bordo ring e non sanno nemmeno cosa sta succendendo. In
Obedience non è così. Se il cane non lavora bene viene visto negativamente. Se fa la figura dello stupido non fa buona pubblicità alla razza ma se lavora bene e si piazza sul podio il
pubblico lo nota. È una vera opportunità per gli appassionati della razza presentare un cane che dia un’immagine positiva della razza di fronte al pubblico. Perché i buoni cani in questa
razza lavorano davvero bene e si può essere davvero competitivi in questa disciplina con un Amstaff, lo abbiamo dimostrato. E questo ha un effetto enorme sul pubblico, alcune persone
ricordano a lungo una buona esibizione e quindi ne è valsa la pena.
Per quanto riguarda il weight pulling non sono sicuro che sia altrettanto positivo. Una delle caratteristiche del weight pulling è che un Amstaff che lo pratica spesso alimenta le
opinioni errate che le persone hanno della razza. Se un Lhasa Apso facesse Weight pulling La gente direbbe “non è fantastico?” Ma se lo fa un Amstaff la gente dice “Beh quei Pitbull...” o
cose del genere. Quindi non ne trai riconoscimento. Mentre con l’obedience se fai una bella gara ottieni un reale riconoscimento sociale. Con il primo cane la gente dice “Wow devi essere
davvero un bravo addestratore per gareggiare con uno di quei cani!” Poi quando ritorni in gara con il secondo, con il terzo e con il quarto, alcuni possono ancora continuare a dire che
sei un bravo addestratore ma alcuni veri addestratori diranno “Quei cani sono davvero buoni cani da lavoro, ho visto quello che hai fatto e...” Quindi iniziano ad apprezzare il fatto che
lavori con dei buoni cani e a quel punto hai ottenuto un risultato.
Mi ricordo di una volta in cui ero a St.Louis, un mio amico voleva un Bobtail, non c’era modo di convincerlo, era quello che voleva. Mi chiese se andavo con lui a scegliere un cucciolo.
Io dissi “Non so nulla di quella razza.” Il che era in parte una bugia perché li avevo visti diverse volte in Obedience e sapevo qualcosa almeno di quelli che avevo visto e comunque non
volevo anticipare nulla perché sapevo che comunque non avrebbe cambiato idea. Quindi finimmo in questa bella casa alla periferia di St.Loius, una casa grande piena di gente e non potevo
crederci, c’erano persone ovunque venute a vedere la cucciolata. Non ho mai avuto tanto pubblico per alcuna delle mie cucciolate. (Ride) Ad ogni modo c’erano molte persone venute a vedere
questa cucciolata di Bobtail. Quando arrivammo il padrone di casa aveva un pubblico di mezza dozzina di persone e stava declamando che gran cane da Obedience fosse il Bobtail e
improvvisamente realizzai che avevo visto il padre gareggiare in Obedience. Come quell’uomo avesse avuto il coraggio di menzionare la cosa va al di là della mia comprensione. Quella era
stata un esibizione che non dimenticherò mai. Il conduttore marciava nel ring seguendo tutti i comandi che il giudice gli impartiva mentre il cane girovagava senza scopo per il ring senza
alcuna connessione con il suo conduttore. Alcune volte era lontano anche 30 piedi, era solo un cane che annusava a terra mentre il suo proprietario faceva tutte quelle mosse militari come
fermate, partenze e cose del genere mentre il cane nemmeno era lì. Non ha fatto assolutamente nulla. Non ha fatto il richiamo, il resta in piedi e neppure il resta. Mi chiedo come
qualcuno abbia avuto il coraggio di condurlo. Era come se qualcuno avesse trovato un cane in mezzo alla strada e senza un minimo di addestramento lo avesse portato in ring. E marciava
anche dando comandi senza che il cane gli prestasse la minima attenzione. E poi aveva il coraggio di raccontare alla gente che gran cane da Obedience fosse (ride). Una performance come
quella non porta nessun vantaggio alla razza. Magari va bene per le persone che desiderano un Bobtail perché pensano sia carino, ma di sicuro non sarebbe un bene per razze come
l’Amstaff.
Il tuo amico alla fine prese il cucciolo?
Sì prese un cucciolo che chiamò Blossom, un nome perfetto per un cane incredibilmente stupido come quello. Non ho mai conosciuto un cane tanto stupido, ma almeno era dolce, questo devo
ammetterlo. È stata un buon cane da famiglia e buona con i bimbi. Era quello che loro volevano.
Pensi che lo standard di razza sia valido?
Ho visto molta gente litigare per lo standard fin da quando mi sono interessato a questa razza. Sono entrato nel national club nel 1969 o 1970. Sono stato nel consiglio direttivo quasi
tutto il tempo dal 1972 e presidente del club per 6 anni. Durante tutto quel periodo non ho visto altro che battaglie sullo standard. Lo standard è molto sintetico e libero. Ha molti
pochi dettagli comparato a molti altri standard ma d’altro canto esprime bene quello che le persone che lo hanno redatto volevano che questa razza fosse. Se si è legati totalmente alla
morfologia allora si può dire che lo standard non sia adeguato per giudicare l’aspetto morfologico. Ma se si vuole un cane capace di fare anche altre cose e se si pensa che lo standard
sia una guida rozza di quello che il cane debba essere, allora lo standard diventa il perfetto standard. Penso che sia per quello che c’è così tanto contenzioso a riguardo, dipende da che
punto di vista vedi la cosa. Se lo vedi dal primo punto di vista è uno standard terribile. Ma se lo guardi dal secondo punto di vista non è così male anche se chiunque converrebbe che ci
siano un paio di errori in esso. C’è un errore tipografico fin dal 1963 che comunque non sembra aver disturbato nessuno. C’è una frase che recita “Orecchie tagliate o integre, queste
ultime preferite”. Ok, quasi tutti tagliano le orecchie quindi quest’ultima parte è praticamente inutile. Poi dice “Erette o a mezza rosa”. La mezza rosa non esiste. W.T. Brandon che
scrisse lo standard, ha vissuto a Fairfield in Texas per anni. Gli ho parlato molte volte prima che morisse e diceva di essere un tipografo. Gli avevo detto “Semi erette o a rosa” ed ha
scritto “Erette o a mezza rosa”. La mezza rosa non si sa cosa sia. Questo errore comunque è stato nello standard fin dal 1936. Ho visto raramente Amstaff con orecchie semi erette, ne ho
visti pochi con le orecchie a rosa corrette, ovviamente la maggior parte di quelli che vedo sono tagliati.
Quando all’inizio entrai a far parte del club e mi interessai alla razza, ero una di quelle persone che volevano cambiare lo standard. Ho notato che se riesci ad evitare a qualcuno di
tentare di modificare lo standard per almeno 5 anni, allora quel qualcuno sembra perdere di interesse per la cosa. Dopo quella fase credo che molta gente capisca che lo standard non è ciò
che determina sempre quello che accade e quello che dovremmo fare è preservare il vecchio standard. Dovremmo quantomeno preservare l’essenza del vecchio standard in modo da non
allontanarsi troppo dal tracciato con tutti i dettagli degli show morfologici, perché l’immagine che il vecchio standard rappresentava era un ottima immagine della razza.
L’altra cosa riguardante il vecchio standard è che essendo così aperto permette di vincere a cani di tipologie molto diverse. Ciò mi rende possibile avere cani che saltano, corrono, siano
atletici e facciano tutti i generi di lavori, e che comunque possano essere portati in show e vincere, in confronto ad altre razze in cui le capacità atletiche lasciano molto a
desiderare. È possibile avere un cane di tipo Bull molto corto, pesante e vincere in show con quel cane se è un bel cane. Allo stesso tempo è anche possibile avere un cane di tipo leggero
e alto sugli atti e portarlo in show e vincere. E questo mi piace e mi piace anche il fatto che ci possano essere delle diversità. Ci possono essere per esempio colori diversi. Ad alcuni
piacciono i rossi, ad altri i tigrati, ci sono varie preferenze sui colori ma di base si può vincere con qualunque colore che non sia nero focato o totalmente bianco e ciò mi piace.
Anche il fattore della taglia è molto variabile. È preferita dai 17 ai 18 pollici per le femmine (43,18-45,72 cm) e dai 18 ai 19 pollici per i maschi (45,72-48,26 cm) ma non c’è nessuna
squalifica o peggio per i cani più grandi o più piccoli della taglia preferita. Penso comunque che sia una vergogna vedere cani tanto grandi in show e penso a cosa succederebbe se
avessimo cambiato lo standard, approvando i cani fino a 22 pollici (55,88 cm), perché sono in gran numero. Dovrei dire “preferiti dai 17 ai 18 e dai 18 ai 19” nella speranza che qualcuno
un giorno dica “Hey, siamo arrivati a 26 pollici e lo standard dice dai 18 ai 19. Proviamo a tornare alla conformazione iniziale”. Forse i giudici inizieranno a dire “Siamo giunti al
ridicolo, abbiamo qui degli Alani al giorno d’oggi”. Ho visto un Amstaff che si diceva pesasse 95 libbre (43,09kg) diventare campione. Per me non assomigliava nemmeno ad un Amstaff,
doveva essere all’incirca 24/25 pollici (60,96/63,5 cm) al garrese. Lo standard non gli proibiva di vincere e non penso che sia necessariamente sbagliato che abbia vinto ma spero
vivamente che quella altezza non sia qualcosa a cui gli allevatori possano guardare come punto di riferimento e spero che pensino che un cane grande come Buddy, che pesava 90 libbre
quando è stato esposto, sia qualcosa da non ricercare. Questo è il motivo per cui non l’ho mai accoppiato nè portato alla Speciality. Non è mai più stato esposto dopo aver vinto il
campionato.
Vorrei vedere cani più piccoli. Quando ho iniziato con questa razza c’erano femmine al di sotto delle 40 libbre (18,14 kg). Peggy Harper ha esposto una piccola femmina rossa che ricordo
molto bene perché tentai di acquistarla. Pesava all’incirca tra le 39 e le 40 libbre (17,69-18,14 kg). Non ne ho più viste di così piccole. La taglia consigliata potrebbe persino
includere femmine più piccole ma ne ho viste molto di rado. Ovviamente si vedono anche delle aberrazioni. Un tizio è venuto da me una volta dicendomi “Dick, voglio mostrarti questo cane.
È il migliore cane che abbia mai visto. È in standard. Raramente ne hai visto uno così”. Altri a Dallas possono raccontare la stessa storia, perché eravamo tutti assieme in gruppo. Mi ha
mostrato questo cane che davvero era alto circa 18 pollici e mezzo al garrese (46,99 cm) ma pesava credo sulle 75 libbre (34 kg). Era incredibile, mi sono quasi usciti gli occhi dalla
testa. Fu come se si fosse avverato il mio peggior incubo perché i cani che giravano ai tempi in cui è stato scritto lo standard erano di media tra i 18 e i 19 pollici. Ma quei cani
probabilmente pesavano non più di 50-60 libbre (22,67-27,21 kg), qui mostrarmene uno alto 18,5 pollici e che pesava 75 libbre era una completa distorsione di quello di cui parlavano.
Penso davvero che stessero sbagliando di grosso. Il più grande errore che hanno fatto nel redigere lo standard e che non può essere rettificato oggi è stato non mettere il peso
consigliato in relazione all’altezza, perché quando qualcuno afferma che il suo cane è di 18,5 pollici al garrese e quindi in standard mentre pesa 75 libbre, non realizza come fossero i
cani al tempo in cui è stato redatto lo standard. Avrebbero davvero dovuto inserirlo, scrivendo che i 17-18 pollici delle femmine corrispondevano ad un peso tra le 40 e le 50 libbre
(43,18-45,72 cm x 18,14-22,67 kg), che a quei tempi sarebbe stato quello che volevano descrivere, e che i 18-19 pollici dei maschi corrispondevano alle 45-55 libbre di peso (45,72-48,26
cm x 20,41-24,94 kg). Questo avrebbe incluso tutti i maschi e le femmine che venivano esposti in show tra la fine degli anni ‘30 e la fine degli anni ‘40. Vederne uno di 75 libbre sarebbe
stato impensabile, nonostante ne esistessero forse un paio.
Doveva essere un cane gigante! (ride)
Di sicuro aveva addosso almeno 20 libbre di grasso. Di base era un cane probabilmente non più grande di Rocky, con in più 15-20 libbre di grasso. Non sarebbe apparso così grottesco se
avesse avuto un peso decente. Anche Twiggy sarebbe sembrata molto diversa se fosse pesata 190 libbre (86 kg) e sarebbe stato difficile immaginare come avrebbe potuto essere pesando 90
libbre se l’avessi vista a 160. Quindi questo cane di 75 libbre che avrebbe dovuto pesare probabilmente circa 58 libbre è difficile da immaginare ma l’effetto che mi fece in quel momento
fu esilarante.
Non so come rispondere alla tua domanda sullo standard. So che lo standard ha le sue mancanze e potrebbe essere migliore ma ci sono stati molti tentativi di riscriverlo, alcuni dei quali
sono terminati in confronti astiosi. Sai come sono i cinofili in questi casi. Ero parte di un comitato incaricato di riscrivere lo standard nella metà degli anni 70. Non riesco a
descrivere quanto sia stato difficile. Quello che posso dire è che o ti danno il potere di scrivere tutto daccapo oppure non dovresti avere niente a che fare con la cosa. Cioè ad un certo
punto bisogna fare una scelta per esempio ti racconto di una grossa litigata che coinvolse tutto il consiglio nel 1975. Lo standard dice “Occhio rotondo”. Ora io non ho mai visto un
Amstaff con gli occhi rotondi. Tutti hanno l’occhio ovale o a forma di mandorla ma non si è mai visto un occhio rotondo. L’occhio rotondo si può trovare di norma in un pechinese o in un
Boston Terrier però il nostro standard dice occhio rotondo. Una volta guardavo su un libro di cani dell’AKC gli standard vari per vedere in quante razze fosse richiesto l’occhio rotondo,
l’unico che ho potuto trovare, per quanto mi ricordo, era lo Scottish Terrier, che però non ha l’occhio rotondo. Nemmeno lo standard del Bulldog descrive l’occhio rotondo.
Alcuni durante la discussione dissero “gli occhi non sono rotondi quindi cosa ne pensate di scrivere ovali?” “no, non vogliamo che ci sia scritto ovali” (ride) quindi uno degli allevatori
disse “beh non si intende la forma della palpebra intorno all’occhio si intende l’occhio in sé per sé per rotondo”. Allora mi sono battuto sulla gamba e ho detto “Ah, intendi che il
giudice dovrebbe tirare fuori l’occhio del cane per giudicarlo e ovviamente non sarebbe rotondo, dovrebbe dire che è sferico”
Il problema di descrivere anche la più semplice cosa e di mettere giù le parole giuste è talvolta insormontabile. È incredibile quanto sia difficile talvolta e questo è il motivo per cui
penso che sia sempre meglio provare a dare un’impressione generale piuttosto che tutti questi dettagli che sono molto difficili da interpretare per la maggior parte delle persone.
La parte peggiore è che le persone che l’hanno scritto hanno usato parole a sproposito e questo è avvenuto perché non sapevano che cosa volevano descrivere. E questo lo sanno tutti.
Chiunque di loro sapeva giudicare se un cane era corretto o meno, vedendolo. È mancata la capacità di mettere su carta una descrizione che permetta alle persone di leggere e dire “Ah è
così che il cane dovrebbe apparire”. Non è in effetti impossibile ma è molto difficile. Se gli standard fossero stati davvero scritti bene, e se fosse stato facile farlo, saremmo in grado
di prendere una qualunque persona non cinofila, fargli leggere lo standard e lei sarebbe in grado di capire qual è il cane migliore. Invece si sa che non è possibile. Ci vogliono anni di
esperienza per essere in grado di vedere le sottigliezze e non sono nemmeno parte dello standard. Alcune volte veniamo salvati nei giudizi dal fatto che il buon senso comune prevale
nel ring. O meglio i giudici che realmente conoscono i cani giudicano secondo il buon senso anziché secondo lo standard. Alcune volte sanno meglio loro dello standard qual è il cane
migliore. Tutti quei parametri come quattro quinti in rapporto ad un quinto, due terzi in rapporto ad un terzo, che sono menzionati dello standard, sono impossibili da valutare. Una volta
ho visto uno studio dove tentavano di far sì che i giudici disegnassero i rapporti e nessuno c’è riuscito. Ora riescono a guardare un cane e dirti che se quel cane ha una testa migliore
di un altro ma non è perché sanno che sono i due terzi contro un terzo, è perché sanno come dovrebbe essere una testa. Tutti questi calcoli sono difficili da mettere in pratica mentre si
giudica in ring.
Ci hanno fatto una grossa pressione per farci introdurre le squalifiche. Penso che ad alcuni giudici piacciano le squalifiche perché rappresentano qualcosa di concreto. Se misurano un
cane ed è troppo alto è da squalificare. Però ad altri giudici non piacciono le squalifiche perché li obbligherebbero a guardare lo standard per essere certi dei parametri di squalifica
di ciascuna razza. Io sinceramente non amo le squalifiche. Penso che si dovrebbe fare così, se l’altezza suggerita è tra i 17 e i 18 pollici, allora giudichi un cane di 21 lontano dallo
standard e quindi lo consideri un difetto. Se questo cane gareggia contro un cane simile in tutto ma alto tra i 17 e i 18 pollici, quest’ultimo deve vincere. Se quello alto 17-18 pollici
ha la coda inserita alta o è prognato allora è quello di 21 pollici a dover vincere.
Questo è un fattore del tutto personale e dipende molto dal punto di vista del giudice e se gli piace lo standard o meno. Ci sono cose con cui io non voglio avere molto a che fare. Non
voglio fissarmi troppo sullo standard, in particolare sui dettagli. Probabilmente non avrei nemmeno dovuto dire queste cose.
Un’altra cosa di cui non mi voglio occupare è la parentela tra Amstaff e Pitbull. Sono stufo di questo argomento. È un problema del tutto soggettivo. Io ho iniziato con i Pitbull quindi
non mi sconvolge ma ci sono persone che combatterebbero fino alla morte per affermare che Amstaff e Pitbull sono diversi. Penso che sia giusto farsi coinvolgere ma non fino al punto di
lottare fino alla morte per una cosa così piccola. Certamente chiunque ha diritto ad un opinione a riguardo ma questo argomento ha raggiunto il calibro di una discussione a senso unico.
Puoi essere la persona peggiore al mondo ma se pensi che siano due razze diverse allora hai ragione. Puoi essere la persona migliore al mondo ma se pensi che siano la stessa razza allora
sei terribile. È così e non fa alcuna differenza, puoi aver vinto il Nobel per la pace e non farebbe alcuna differenza per loro perché non la pensi come loro su quell’argomento. Per me
quella mentalità è senza senso. Potrai senza dubbio citarmi perché non ho dubbi a riguardo. Se non altro trovo sia semplicemente da codardi negare l’ovvia relazione a causa del
surriscaldamento della situazione. La relazione per gran parte è molto stretta e litigare per le piccole differenze è alla fine del tutto irrilevante per l’opinione pubblica. Tutti sanno
che i Bull Terriers non sono la stessa cosa dei Pit Bulls e comunque sono in tutte le ordinanze con cui ho avuto a che fare. All’opinione pubblica non importa quindi includono i Bull
Terrier come sempre anche gli Staffordshire Bull Terrier.
L’altra cosa è che se arrivi in un aula di tribunale e provi ad affermare che il Pit Bull e lo Staf sono due razze totalmente differenti un qualunque avvocato che vi affronti con
cognizione di causa vi distruggerebbe. Tutte le volte che sono stato in tribunale mi è stata chiesta la stessa domanda “I Pit Bull e gli Staf sono la stessa razza?” Se rispondi “no” sei
finito. Non puoi difendere quella posizione. Per prima cosa perché gli stessi cani sono registrati sia come Pit che come Staf in due registri e organizzazioni diverse. Per esempio tutto
sappiamo che lo stesso cane ha vinto sia la National Specialty dell’American Stafforshire Terrier sia la National Specialty UKC nella stessa stagione. Penso che fosse addirittura lo
stesso mese, in una registrato come American Staffordshire e nell’altra come Pit Bull. La gente direbbe che è orribile, che avrebbe dovuto essere registrato o come uno o come l’altro ma
non entrambi. Può anche essere vero ma quando sei in tribunale non puoi negare che sia così.
Sei mai stato convocato come testimone esperto in qualità di allevatore?
Sì e tutte le volte ho dichiarato che essenzialmente sono la stessa razza. È il modo in cui espongo la cosa perché è una posizione che posso difendere. Se dici che sono due razze
diverse non puoi vincere. La tua credibilità come testimone esperto si dissolverebbe perché non potresti difendere la tua posizione in un tribunale. Non potresti difenderla nemmeno con la
stampa perché se sapessero qualcosa di storia ti distruggerebbero. Direbbero “ Non è solo un espediente cercare di dichiarare una netta separazione così che la colpa sia addossata
all’altra razza e non alla sua?” Sarebbe difficile rispondere a questa domanda. Personalmente non registro i miei cani su entrambi i registri. I miei sono registrati solo in AKC ma penso
che il tempo e la fatica spesi su questo punto sarebbero, secondo me, meglio impiegati nell’allenare ed esporre i cani in gare di Obedience. Il resto è assolutamente irrilevante se non
per le persone che si occupano seriamente della razza.
Sei ancora nel consiglio?
Sì.
La tua National Specialty è gestita in modo indipendente?
Di solito sì. Infatti si terrà a San Antonio tra due settimane circa. È stata indipendente per la maggior parte degli ultimi dieci anni.
Ci sono molti giudici-allevatori?
No, in realtà non ne abbiamo nemmeno uno. Questo è correlato a quello che ho detto prima sullo standard. Di solito mi piace di più come giudicano la nostra razza i giudici all-rounders
rispetto ai giudici di Terriers. La ragione principale è che gli all-rounders non conoscono molto bene lo standard e tendono a guardare il cane in termini di solidità generale. Così il
movimento e la solidità generale diventano abbastanza importanti secondo me agli occhi degli all-rounders. Non penso che la razza venga danneggiata giudicandola su queste basi. Mi irrita
invece vedere come i giudici Terrier non sono abituati a valutare il corretto movimento. Pochi Terrier muovono bene quindi i giudici non sono abituati a vedere un buon movimento. Io odio
vedere quel movimento piccolo, corto, pomposo, saltellante, che è comune in altre razze Terrier, nella nostra razza.
Periodicamente qualcuno vorrebbe farci uscire dal gruppo Terrier, è successo di nuovo anche quest’anno. Una donna recentemente ci ha scritto a riguardo ed era così convinta che a tutti
sarebbe piaciuta questa idea che ha scritto una lettera per essere approvata dal consiglio e poi mandata all’AKC. Nella lettera si richiedeva lo spostamento della razza al gruppo
Non-Sporting (cani da compagnia). Il voto è stato contrario all’unanimità. Ho discusso a lungo sul fatto che saremmo stati valorizzati maggiormente nel gruppo Working (cani da lavoro)
perché avremmo gareggiato contro cani simili per taglia e in certi casi per forma. Inoltre nel gruppo Working viene data più enfasi al movimento e alla solidità in generale rispetto al
gruppo Terrier. Ma il gruppo Non-Sporting, mio Dio, è assolutamente il peggio. La ragione a cui si è appellata la donna è il fatto che gli Staf non assomigliano agli altri Terrier. E a
quale cane assomiglierebbero mai del gruppo Non-Sporting? C’è praticamente qualsiasi cosa all’interno di quel gruppo. Penso che il gruppo Non-Sporting sia reputato dal pubblico come
inutile. Alcuni di quei cani non sono inutili ma un gruppo con il nome Non-Sporting non sia un bel posto per la razza, specialmente in un mondo dove ci sono cani non funzionali in tutti i
gruppi. Quanti cani da lavoro che realmente lavorano ci sono nel gruppo Working? Non molti di quei cani riescono davvero a lavorare. Come ben sapete in alcune di quelle razze il tipo da
lavoro è totalmente diverso dal tipo da show. Tutto ha un nome improprio. Quanti Terrier sono davvero in grado di fare il lavoro per cui sono stati allevati? Vi ho già raccontato la mia
esperienza nelle gare dei Terrier. Quasi nessuno di quei Terrier sarebbe andato sottoterra. Quanti lupi ucciderebbe la media dei Wofhound in una vita? Cosa farebbe la media dei Wolfhound
se incappasse in un lupo? Penso che finirebbe davvero male. Non ci sono molti cani che farebbero davvero quello che sono stati allevati per fare. Sei stata alla National Specialty dei
Labrador Retrievers oggi. Quanti di quei cani potrebbero essere portati in campo ed essere performanti? Probabilmente nessuno di loro o quantomeno alcuni di loro se avessero qualche kilo
in meno perché non assomigliano per niente a quelli che ho visto nelle prove di lavoro in campo. Quante fare di conduzione gregge vengono vinte da Collie? Comunque potrei continuare a
dissertare all’infinito a riguardo, quindi penso che l’idea di mettere gli Staf nel gruppo Non-Sporting sia... oddio! (Ride)
Pensi quindi che i cani dovrebbero superare qualche tipo di prova prima di diventare campioni?
Sì, l’ho sempre pensato. Di sicuro non penso che l’AKC possa permettersi una cosa del genere e sicuramente non l’approverebbero mai. Molti dei club membri sono di base dei club di
morfologia, quindi non prenderebbero mai in considerazione questo come un problema in generale, ma io credo che tutte le razze sarebbero enormemente migliorate se dovessero per esempio
passare una prova CD (companion dog) o anche un TT (temperament test) o qualsiasi altro test base. Per esempio potresti elencare un qualsiasi altro test o una mezza dozzina di test
alternativi accettabili, persino il weight pulling. Includerei anche che quasi qualsiasi cane che si qualificasse per un brevetto sarebbe valido per qualcosa. Allora potrebbe poi essere
esposto in gare di morfologia. Personalmente accetterei quasi qualunque cosa. Sono disperato. Accetterei qualsiasi cosa meglio che niente. Non credo che succederà mai ma penso che ci
siano poche cose che migliorerebbero i cani velocemente come qualcosa di questo genere. La prova TT sarebbe semplice per cani con un temperamento solido. Non sarebbe difficile passarlo.
Sarebbe impossibile per cani timidi o con cattivo temperamento. Non penso che il modo in cui sia costruito sia l’ideale. Per esempio non credo che quando il figurante finge di essere un
ubriaco che carica il cane sia necessariamente la cosa migliore il fatto che il cane balzi in avanti e provo ad attaccare. È di sicuro un fallimento se il cane si gira, scappa e prova a
trascinare il proprietario per la strada scappando dall’attaccante. È chiaramente un fallimento ma personalmente preferirei un cane che stesse fermo e calmo al mio fianco senza paura,
avvisando l’intruso che sta per oltrepassare il limite piuttosto che un cane che parta all’attacco. Ci sono alcune cose su cui cavillerei un pochino ma di base penso che il concetto sia
buono e la maggior parte di quello che fanno è eccezionale. Se un cane riesce a passarlo è sicuramente meglio di uno che non ci riesce.
In Olanda per esempio non puoi accoppiare un cane a meno che non sia testato e certificato sano per la displasia. Qualcosa del genere sarebbe già magnifico. La cosa che farei in
morfologia sarebbe lasciarli gareggiare ma non qualificarli campioni finché non mostrassero ad un certo punto le loro qualificazioni. Allora potrebbero proseguire e competere per il
titolo. Potrebbero portare avanti i percorsi simultaneamente ma non potrebbero ottenere il titolo di campioni finché non avessero dimostrato una qualsiasi utilità accettabile.
Probabilmente uno Shitzu o un Bichon Frisè sarebbe un ottimo cane da compagnia se qualcuno lo certificasse come piccolo gentile cane da compagnia. Tipo mettendogli un bambino davanti e
vedendo se gli corre incontro e gli si mette in grembo, non so. Non ti aspetti che un Bichon ti difenda da un ubriaco di 200 libbre ma sospetto che ci siano cose che possano dimostrare
che quel case sia sicuro di sè, intelligente e non si pisci addosso quando ti pieghi su di lui o cose del genere.
Ora capisco perché quelli dell’Australian Shepherd stanno litigando sul fatto di aderire all’AKC o meno.
Probabilmente non dovrei parlarne perché non conosco bene i dettagli ma penso che i Border Collie siano in classe mista. Almeno in quella categoria possono competere in obedience. Questo
è quello che vogliono i borderisti e quello che manca alla gente degli Australian Sheperd. Sarebbero soddisfatti se potessero ottenere tanto e fermarsi. Quei cani ovviamente sarebbero
superiori in obedience.